Il prolasso genitale femminile
Per prolasso genitale femminile si intende il cedimento di una o più strutture pelviche.
E’ un distaccamento dalla sede originaria portandosi verso il basso, ossia quando un organo cede o si abbassa fuori dalla propria posizione normale, questo è chiamato prolasso.
Può interessare varie strutture quali l’utero e la vescica.
Prolasso genitale femminile: i vari gradi
Vi sono vari gradi con cui viene classificato il prolasso:
- quello di primo grado: l’organo si sposta verso il basso ma resta nel canale vaginale.
- di secondo grado quando: l’organo raggiunge la vulva ma resta nell’interno
- terzo grado: quando l’organo sporge dalla vulva
- di quarto grado: quando l’organo è totalmente fuori della vulva.
Il prolasso genitale avviene più frequentemente di quanto si possa pensare, più di un terzo delle donne negli Stati Uniti hanno avuto qualche tipo di prolasso genitale nella loro vita.
Prolasso genitale femminile: perché accade?
Il prolasso genitale femminile è causato dall’ indebolimento del pavimento pelvico conseguente ad un parto vaginale, in cui è stata subita una intensa sollecitazione dei tessuti pelvici, e nelle donne in fase post – menopausa poichè si trovano in un particolare momento del corpo femminile in cui si ha un rilassamento delle pelvi.
La vagina, chiamata anche canale del parto, è il tunnel che collega l’utero all’esterno del corpo di una donna.
La vagina è uno dei diversi organi che riposa nella zona pelvica del corpo, è un organo tenuto in posizione da muscoli ed altri tessuti che si uniscono per creare una struttura di supporto.
Per tutta la durata della vita di una donna questa struttura di supporto può iniziare ad indebolirsi.
Quando accade?
Dopo il parto
Il parto vaginale aumenta il rischio di prolasso in caso di parti operativi o distocici. E’ possibile che si verifichi un prolasso vaginale soprattutto se si hanno avuto gravidanze multiple o in caso di parto di un bambino macrosoma.
Dopo un intervento di isterectomia
Il prolasso della cupolavaginale accade quando, la “volta vaginale” ossia la parte superiore di questa, scende giù nel canale vaginale, avviene solitamente in conseguenza ad un’isterectomia, ossia la rimozione dell’utero.
Durante la Menopausa
Le ovaie smettono di produrre ormoni che regolano il ciclo mestruale mensile, l’ormone estrogeno è particolarmente importante poiché aiuta a mantenere i muscoli pelvici forti. Quando il corpo della donna non produrrà più estrogeni come prima, quei muscoli pelvici possono diventare debolie può svilupparsi un prolasso.
L’invecchiamento
Con l’età che avanza si è più a rischio che avvenga un prolasso genitale.
Attività fisica estrema o sollevamento di oggetti pesanti
Lo sforzo da attività fisica può anche indebolire i muscoli pelvici e consentire ai vostri organi di abbassarsi fuori dalla loro posizione normale.
Fattori genetici o ereditari
Il Sistema di Supporto Pelvico potrebbe essere naturalmente più debole del normale. Questo può avere una origine multifattoriale.
Attenzione, ci sono delle situazioni o condizioni extra che pongono una pressione sulla zona addominale tra cui: essere in sovrappeso, la stipsi ostinata, avere una tosse cronica (come per i fumatori o persone con asma).
Prolasso genitale femminile: quali sono i sintomi?
In molti casi, purtroppo, potrebbe non avvertirsi nessun sintomo, potreste scoprire di avere un prolasso in corso durante una visita ginecologica di routine, tuttavia alcuni sintomi riconducibili a questo evento potrebbero essere:
- una strana sensazione di pienezza,
- pesantezza nella zona pelvica, che può peggiorare se si passa molto tempo della giornata in piedi , sollevando pesi o tossendo,
- dolore alla schiena,
- gonfiore nella vagina,
- organi che fuoriescono dalla vagina,
- infezioni della vescica,
- perdita di urina (incontinenza urinaria),
- difficoltà ad avere movimenti intestinali,
- problemi durante i rapporti sessuali,
- problemi con l’inserimento di assorbenti (tamponi interni).
Prolasso genitale femminile: la diagnosi
Il prolasso genitale può essere diagnosticato esclusivamente dal proprio ginecologo effettuando un esame fisico , al quale vanno elencati tutti i sintomi di cui si è affetti e esplicando la propria storia familiare.
Prolasso genitale femminile: il trattamento
Il trattamento del prolasso varia in base alla gravità dello stesso.
Il ginecologo potrebbe valutare di attendere e controllarne il peggioramento o meno nel corso del tempo.
Ci sono dei trattamenti chirurgici e non chirurgici per il prolasso vaginale, sono molto simili ai trattamenti che si effettuano per il prolasso uterino, il medico prenderà in considerazione vari fattori per il trattamento in questione: l’età della donna, la gravità del prolasso, se si vogliono avere figli in futuro, i rapporti sessuali in futuro.
Alcuni trattamenti non chirurgici possono essere esercizi pelvici , inserire un pessario vaginale (è un dispositivo di plastica o gomma che viene inserito in vagina agendo come struttura di supporto).
La chirurgia invece viene adottata in casi più gravi: la sospensione della cupola vaginale, la colpoisterectomia e la sacrocolpopessi.
Si può prevenire il Prolasso Genitale?
Spesso non si può prevenire un prolasso, ma sarebbe ideale avere delle abitudini di vita sane per ridurre il rischio che questo accada, come effettuare degli esercizi regolari ( Esercizi di Kegel ) , mantenere un peso sano, non fumare, usare tecniche di sollevamento idonee, eseguire visite ginecologiche periodiche.
Dott. Marco Salvatores Ginecologo ad Aosta
Fonte: https://www.dossiersalute.com/il-prolasso-genitale-femminile/